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sabato 8 ottobre 2016

AUTORE: Allison Parr
TITOLO: Calcio d'inizio
EDITORE: HarperCollins Italia
 GENERE: New adult
PAGINE: 284
 
Natalie Sullivan, dottoranda in archeologia, è alle prese con un progetto che la maggior parte dei suoi colleghi ritiene un fallimento, ma in cui lei ha riposto tutte le speranze per la sua carriera. Un piccolo imprevisto sembra però rischiare di mandare tutto a monte: per poter scavare nei pressi di una fattoria irlandese, lei deve infatti chiedere un permesso al proprietario che è, nientemeno, il running back dei Leopards, la sua squadra preferita di football americano.
Ma se incontrare Mike come tifosa potrebbe essere il sogno di una vita, averci a che fare per un contratto di lavoro si trasforma in un vero incubo: lui non ha alcuna intenzione di firmare quelle carte!
Natalie non si dà per vita e parte lo stesso per l'Irlanda, consapevole che laggiù incontrerà di nuovo Mike. E mentre lei è decisa a fargli cambiare idea e a dare, finalmente, il calcio d'inizio alla sua carriera, lui è alla ricerca delle proprie radici e non sembra intenzionato a permetterle di interferire con il passato della sua famiglia.

 
A differenza di "Match d'amore" molto carino e godibile, devo dire che questo capitolo dell'autrice Allison Parr ha notevolmente deluso le mie aspettative. Ho trovato sia trama che personaggi banali, ma soprattutto una lunghezza troppo elevata per un libro che poteva tranquillamente rendere come "novella".
Partiamo dalla trama Natalie è un'archeologa alla ricerca quasi compulsiva di una città perduta, derisa da colleghi e famigliari dopo aver progettato gli scavi, scoprirà che il terreno avrà cambiato proprietario, quindi ciò la porterà a nuove trattative  e permessi che dovranno essere concessi di Mike O'Connor, altro membro importante della squadra dei Leopards.
La determinazione di Natalie la porta a trasferirsi nel luogo del progetto, in Irlanda e qui si ritroverà a stretto contatto con l'affascinante proprietario. 
La storia a grandi linee si sviluppa così, devo ammettere che leggendola potrebbe trarre in inganno, ci si aspetterebbe una bella storia romantica e un pò travagliata, in realtà l'autrice non è riuscita a trascinarmi nei capitoli e mi ha fatto arrivare alla fine con molta fatica.
I personaggi sono la vera nota dolente: Natalie è viziata, determinata a portare avanti il suo progetto non curandosi di tutte le persone che  continuamente ferisce. Ci sono stati veri e propri momenti in cui il suo atteggiamento, spocchioso e molto spesso petulante mi ha portato a non sopportarla, i suoi continui monologhi scientifici, la sua voglia di primeggiare e soprattutto il modo di trattare le persone ne hanno fatto ,per quanto mi riguarda, il peggior personaggio del libro.
Dall'altra abbiamo un protagonista che non spicca, messo sempre in disparte dal carattere esuberante di Natalie ho chiuso il libro senza sapere effettivamente chi fosse, il suo carattere non è stato approfondito a sufficienza questo non ha permesso ad alcune questioni famigliari, che aveva in sospeso, di venire risolte permettendo così, a me lettrice,  di avere una visione completa della vicenda.
I personaggi secondari sono per lo più accennati, non sembrano in sintonia con i principali per questo tutto il libro risulta un'accozzaglia di storie e di comparse che lo rendono molto disordinato. 
Tutto è affrontato superficialmente, dai famigliari di Natalie alla vita di Mike, questo non permette di avere una storia omogenea, le continue spiegazioni scientifiche e gli eventi messi a casaccio in mezzo alla narrazione hanno portato continui rallentamenti della storia che alla fine non è mai effettivamente iniziata ma solo finita.

 [Mi svegliai quando il taxi si fermò. Quando aprii gli occhi, il viso di Mike apparve sopra di me offuscato, i capelli lucenti anche alla luce fioca. «Che bei capelli.» Allungai una mano e passai le dita
tra i suoi riccioli. «Sono come il fuoco.»
Batté più volte le palpebre. «Grazie.»
Chiusi di nuovo gli occhi. «Mia madre ha dei capelli meravigliosi. È bellissima. Come una bambola. Io invece sono sempre stata quella cattiva.» Non rispose, così aprii una palpebra a fatica per osservarlo. Aveva l'espressione corrucciata, un profondo solco gli segnava lo spazio tra le sopracciglia. Abbassai lo sguardo e mi accorsi che stava frugando nella mia borsa. «Cosa stai facendo?» Il solco sparì mentre scoppiava a ridere. Sollevò le mani. «Rilassati. Sto solo cercando la tua patente perdare l'indirizzo al tassista.» «Ah, giusto.» Mi piegai in avanti e glielo dissi io. Mise una mano sulla portiera. «Bene, allora. Ci vediamo.» Gli afferrai la mano libera e si fermò. «Sei mai stato in Irlanda?»
«No.»
«Neanche io.» Sospirai. «E lo so che non è magica.» Mi voltai così da poterlo guardare nei suoi intensi occhi castani. «Non sono pazza.  L'Irlanda non è magica, neanche l'Ecuador, né la Grecia. Ma posso fingere che lo siano, capisci? Almeno per le prime settimane e poi posso sempre andare da qualche altra parte, e chissà che un giorno non trovi un posto magico...» L'empatia scintillò nei suoi
occhi. «Penso che dovresti andare a casa.» Si divincolò dalla mia presa.
«Buonanotte, Natalie.»
E se ne andò.]


Lo stile dell'autrice è sempre semplice e molto fresco ma allo stesso tempo questo libro non ha la velocità e il coinvolgimento che avevo molto apprezzato nel primo. Rimane un libro carino, da leggere in una serata ma nulla di che, troppo lungo e troppe le pagine dedicate ad eventi secondari,che non hanno permesso alla storia primaria di svilupparsi. I temi affrontati in maniera un pò superficiale non mi hanno fatto capire completamente i personaggi e le loro storie , lasciandomi a fine libro una sensazione di "estraneità". Lo consiglio? Non particolarmente però ciò non toglie che possa comunque essere una piacevole compagnia in uno dei vostri pomeriggi.

GIUDIZIO: 3 AUDREY ( Promosso con qualche riserva)

MOMENTO MUSICALE: 

La canzone scelta è:

"Chaces" Five for fighting il ritmo del libro si identifica perfettamente con questa canzone, d'altronde il titolo parla di probabilità, le stesse che ha la nostra protagonista Natalie di finire il suo progetto e di riuscire a lasciarsi andare con l'affascinante Mike O'Connor.

Spero di avervi fatto compagnia in questa uggiosa giornata, buon sabato lettori.

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