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sabato 9 luglio 2016




AUTORE: Anna Premoli
TITOLO: L'importanza di chiamarti amore
EDITORE: Newton Compton
 GENERE: New adult
PAGINE: 315
 TRAMA:
 "Giada sa bene di essere una ragazza dal carattere piuttosto difficile, quindi non si stupisce affatto di trovarsi in una fase della propria vita nella quale non va d’accordo quasi con nessuno: con il suo ragazzo storico la situazione è appesa a un filo e del rapporto con i suoi genitori… meglio non parlare. Ma Giada ha un obiettivo ben preciso: laurearsi con il massimo dei voti e il prima possibile. Il resto dei problemi può passare in secondo piano. Così credeva, almeno finché lo stage presso una prestigiosa società di consulenza di Milano non la mette di fronte a quello che per lei è sempre stato il prototipo dei ragazzi da evitare come la peste: Ariberto Castelli, fiero rappresentante del partito delle camicie su misura e dei pullover firmati. E tra loro c’è un precedente molto imbarazzante che potrebbe crearle qualche complicazione che non aveva assolutamente messo in conto..."

"Allora lettori, buon sabato. Settimana di letture proficua, stavolta è il turno di Anna Premoli,  questa autrice di cui ho letto ogni singolo libro, riesce a trasportare il lettore e far finire i suoi libri in tempo record, ma se devo essere sincera “l’importanza di chiamarti amore” non mi ha particolarmente convinta, forse perché tra i libri della Premoli  preferisco i contemporary romance rispetto ai new adult. La trama è abbastanza semplice ma allo stesso tempo innovativa parla di una ragazza Giada, ( che avevamo già incontrato nel precedente romanzo della premoli "L'amore è una cosa semplice") studentessa della Bocconi  diffidente e trasgressiva tanto da provare  rifiuto verso tutto ciò che è ordinario, fino all’incontro con lo studente Ariberto che invece incarna perfettamente lo studente bocconiano, sempre in camicia firmata, risvoltino ai pantaloni e mocassini. Tra loro non scatta il colpo di fulmine, ma anzi Giada in un primo momento non lo supporterà fino a quando non lo ritroverà  in ufficio durante uno stage come collega. Inutile dirvi che tra battute sarcastiche e lavori insieme i due si conosceranno e se in un primo momento a nascere sarà  una semplice amicizia, presto diventerà qualcosa in grado di coinvolgere entrambi molto profondamente.
I personaggi: Giada è  decisamente il primo punto a sfavore del libro, insopportabile,  supponente e saccente prova il rifiuto verso chi va in giro “con la puzza sotto il naso” , non capendo che in alcuni atteggiamenti sembra una di quelle persone che lei stessa critica. I suoi pensieri a volte sembrano un flusso di coscienza e per lo più non fa che giudicare dall’apparenza persone che neanche conosce, incarna la tipica persona con cui farei molta fatica ad andare d’accordo proprio per questo non sono riuscita per niente ad entrare in sintonia con il personaggio, che per buona parte del libro ho sopportato a fatica.
Ariberto invece è il tipico bravo ragazzo, dolce e romantico sopporta Gioia nonostante i vari rifiuti e i messaggi a volte non proprio chiari mandati dalla protagonista, cerca sempre di comprenderla e di apprezzarla. È il tipico ragazzo in grado di arrossire se si trova in imbarazzo o di portarti a conoscere i suoi dopo neanche una settimana.
La loro storia non sarà per niente semplice, in quanto uno risulta essere l'opposto dell'altro,  Giada vede in Ariberto tutto ciò che non ha mai sopportato, ma allo stesso tempo non potrà negare l'alchimia e l'attrazione che si scatenerà tra loro.
Diciamo che il libro non è  da bocciare, ma non è esaltante ha molti difetti: la prima persona che spinge a stare nella testa di una protagonista non facile e che quindi preclude la conoscenza degli altri personaggi; la velocità della trama che non permette di approfondire le vite di entrambi di cui a parte lavoro e studio ci ritroveremo a non conoscere nulla; e infine la superficialità dei temi affrontati, la storia secondo me aveva grandi potenzialità ma un pò la protagonista un pò gli eventi non sono riusciti a far decollare il libro che di fatto ho trovato abbastanza piatto.


[«A me piacciono i tipi complessi, sofferenti, quelli che si interrogano sul senso della vita. Insomma, gli artisti. Tu sei talmente banale che quasi non riesco a farmene una ragione».
«Banale, io?», chiede colpito dal mio affondo.
«Da morire. E poi quel naso…». Ariberto si raddrizza e mi fissa come se fossi pazza. Solo adesso??? E la mezz’ora prima che diavolo pensava fossi?
«Ho quasi paura di chiedertelo, ma cos’ha il mio naso che non va?»
«Fastidioso nella sua perfezione. Il mio è molto più interessante, vedi?». E gli indico l’oggetto delle meraviglie: il mio naso è piuttosto normale, abbastanza diritto finché non mi decido a sorridere. È un bene che non sia una delle mie naturali inclinazioni. «E comunque un uomo, secondo il mio modesto parere, deve avere un naso importante, qualcosa che lo caratterizzi. Non limitarsi a
incarnare una simmetria perfetta». «Forza, spara anche sulle mie labbra e poi abbiamo finito», mi invita. Si allontana appena, affinché io possa studiare la sua bocca. Che chiaramente non ha un solo difetto, a meno che uno non reputi delle labbra carnose e ben delineate qualcosa di riprovevole. E stranamente non lo penso. Servono a rendere il suo viso un pizzico meno severo e molto più tentatore. Non che ne abbia bisogno, in effetti…]


Lo stile della Premoli è sempre riconoscibile, lineare e semplice, come ho spiegato prima è in grado di far arrivare il lettore all'epilogo in un attimo. Il libro io lo consiglio perchè si tratta sempre di un'autrice, che riesce a coinvolgere e che permette al lettore di staccare completamente per passare delle ore in compagnia di personaggi sempre interessanti, ma è anche vero che siamo ben lontani dalla bellezza di altri suoi romanzi, proprio per questo non è tra i libri che rileggerei. I due protagonisti di questa storia non mi hanno nè convinta nè coinvolta come mi sarei aspettata, probabilmente ho trovato la protagonista troppo eccessiva e il protagonista troppo ideale e perfetto, però è semplicemente la mia opinione da lettrice, non vi resta che leggerlo per farmi sapere anche la vostra.

GIUDIZIO (Promosso/Bocciato):PROMOSSO
(1/5*****) :3***
MOMENTO MUSICALE:

La canzone scelta per questo libro è:
 "Use somebody"  kings of leon diciamo che  in questo caso è stata pensata per Gioia, in alcune parole dice  "I've been roaming around Always looking down at all I see Painted faces, fill the places I can't reach You know that I could use somebody You know that I could use somebody Someone like you/ Sono stato in giro guardando dall’alto al basso tutto ciò che vedevo visi truccatissimi,  costruzioni che non potevo raggiungere." frasi che l'hanno resa la canzone perfetta per la protagonista di questo romanzo.
Buon ascolto lettori e buona lettura...



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