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mercoledì 27 luglio 2016

AUTORE: Emma Braccani
TITOLO:Emma Braccani "Perchè io non posso"
EDITORE: Self - Publishing
 GENERE: young adult
PAGINE: 330
 «Emma, perché pensi che nella vita ci sia per forza una spiegazione a tutto?» chiese curiosa Eleonora alla sua migliore amica.
“Riserva la metà di te stessa per combattere contro ogni tipo di imposizione, violenza, plagio, corruzione, dogma, odio, rabbia.”
Un’infanzia infelice, seguita da un’adolescenza piena di ansietà e dubbi. Un continuo difendersi dalla figura paterna, e poi psicologi, giudici, avvocati, assistenti sociali, complotti, una realtà al limite, tormentata da incubi e dall’abbandono di familiari e amici. Tutto questo porterà Emma Braccani, quattordicenne timida e riservata, ma dotata di uno spiccato spirito critico, ad un’inconsapevole e disperata analisi del comportamento umano, attraverso gli strumenti che le offriranno i suoi studi e le sue letture. Un diario segreto, fedele compagno a cui affidare i pensieri più riposti e sul quale dare spazio ai propri ragionamenti. E l'amore? Ci sarà per lei? Un solo destino, e tanti perché. Questa è la storia di Emma Braccani che soltanto alla fine potrà essere giudicata. «Sei debole Emma. Non ti conviene metterti contro di me» la minacciò suo padre prima di chiudere il telefono. «A te non conviene perdere una figlia come me.» 
 Libro difficile da recensire, i temi trattati non sono tra i più semplici e il fatto che non rientri del tutto nei generi che leggo di solito, rende il tutto ancora più complicato. I protagonisti di questo romanzo sono i componenti della famiglia Braccani, in particolare Emma la figlia più piccola di quindici anni, intelligente e acuta la cui vita la metterà più volte davanti ad ostacoli per chiunque difficili da superare.
Emma è vittima di un padre violento, non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico, ha una mamma assente che fa fatica a difendere se stessa quindi figuriamoci le figlie, una sorella più grande ribelle e per questo il più delle volte motivo degli attacchi di violenza del padre. Una storia cruda, a tratti molto realista ad altri troppo negativa: Emma viene isolata dalle amiche, viene mandata in un istituto e inserita in quel sistema che fa a tutti un pò paura,quello fatto di psicologi e assistenti sociali, i quali molto spesso, in questo libro non giudicheranno con obiettività ma saranno influenzati dal padre. Il libro fa riflettere la nostra piccola protagonista vivrà tutto da sola, sfidando quello stesso padre che invece le riserverà solo parole amare e violenza, mentre lei cercherà solo il modo di farsi amare.
Questa è sommariamente la trama, ci saranno vari eventi che a volte lo renderanno quasi un libro di denuncia sociale, uno specchio di quella società che a volte invece di porsi le domande e risposte giuste fa finta di non vedere.
I personaggi: Emma ragazza forte e intelligente, arriverà a denunciare il padre, andando contro tutte le persone che le sconsiglieranno di farlo, ha un diario segreto in cui annota costantemente sensazioni ed emozioni. Chiusa e riservata non sarà facile farla aprire, soprattutto quando i suoi amici  decideranno di lasciarla sola invece di cercare di capire i suoi turbamenti. Qui l'autrice, secondo me, fa una chiara denuncia verso l'indifferenza delle persone, che invece di capire Emma, l'abbandonano senza remore.
Marta la sorella di Emma giocatrice di calcio, sorella ribelle e indipendente sarà con lei che il padre il più delle volte si sfogherà in maniera violenta.
Rosa moglie sottomessa, se la prenderà con Emma in un primo momento quando deciderà di denunciare il padre,  mentre continuerà a subire gli eventi e le violenze del marito.
Giulio il padre, uomo violento e autoritario non esiterà a minacciare figlie e moglie, cercherà di farsi rispettare attraverso una continua violenza psicologica fisica.
A circa metà libro ci sarà anche un legame che Emma riuscirà ad instaurare con Filippo, un suo compagno di classe che combatterà e farà di tutto per penetrare il guscio che la nostra protagonista si è costruita intorno.
Un libro che parla di violenza, di riscatto, di amicizia e famiglia, ci fa capire come davanti a certe situazioni bisognerebbe sempre denunciare, rendendo la vita difficile a chi non ci ha reso lo stesso trattamento. 
Come potete vedere abbiamo molti eventi che si susseguono dando vita a quello che nasce come uno "Young adult" ma che in alcuni aspetti sembra quansi un thriller, pur utilizzando uno stile non attribuibile a questo genere.
 Proprio lo stile dell'autrice è la cosa che non mi ha fatta impazzire, prolisso e dettagliato quasi telegrafico, periodi brevi e descrittivi che non rendevano la lettura fluida ma frammentata, mi sono ritrovata più volte ferma causa di descrizioni molto spesso troppo lunghe.

 [“Non vogliamo più averti come amica”.
“E per quale motivo?” domandò Emma, mentre Achille rideva in sottofondo.
“Perché sei come una suora di clausura, non bevi, non fumi non esci mai e se lo fai vuoi decidere tu gli quando e dove andare! Noi ci siamo scocciati!” si intromise Achille tenendo in mano una bottiglia di birra. Emma non pensava che quanto detto dall’amico fosse vero, provava rabbia e allo stesso tempo umiliazione e delusione.
“Quindi avrei una proposta da farti” proseguì lui mentre avanzava verso di lei
“ Quale?” chiese lei senza distogliere lo sguardo dall’amico.
“O inizi ad adattarti a quello che facciamo noi oppure sei fuori dal gruppo”.
Emma sapeva già cosa gli avrebbe risposto, ma prima che potesse farlo guardò velocemente Simone ed Elisabetta che avevano smesso di giocare per ascoltare quella conversazione che sarebbe costata a tutti loro un’amica di meno.
“ La pensate come loro?” domandò Emma indicando con la testa Anna e Achille. Simone ed Elisabetta non parlarono, si limitarono ad approvare con un flebile movimento del capo, quanto detto dai loro amici. Emma li guardò con rabbia, nascondendo tutta la sua delusione e la sua tristezza, loro abbassarono lo sguardo e continuarono a giocare a biliardino.
“Ah! Naturalmente anche Chiara che oggi non è presente la pensa come noi” concluse Achille poco prima che Emma potesse chiedere di lei.
“Allora ? Ti unisci a noi? Comincerai a fare quello facciamo noi?” continuò lui.
“Mai” rispose con fermezza e fierezza Emma, senza lasciarlo finire. Poi si voltò e si avviò verso casa a passo lento.]

Il libro a me personalmente non mi ha fatta impazzire questo perchè non amo le storie nelle quali è tutto negativo senza mai una nota positiva, l'autrice secondo me avrebbe potuto approfondire l'aspetto "Young adult" in particolare la storia con Filippo, che non venendo affrontata a dovere sembra frettolosa e non integrata con la trama e con il contesto.
La storia c'è ed è sicuramente valida, ma la narrazione prolissa e troppo descrittiva con molti discorsi diretti invece che indiretti, ha reso la mia lettura lenta e poco fluida. Lo consiglio?Si, ma in tutta onestà devo dire che a me non ha entusiasmato spero che il mio parere  possa servire all'autriceper qualche spunto costruttivo.
GIUDIZIO: 2 Audrey (discreto con qualche riserva e difetto)

MOMENTO MUSICALE:

La canzone scelta per questo libro è:
"The great escape" di Pink è una canzone malinconica che parla di dolore e ferite, quelle che ogni giorno affronta la protagonista di questo libro. Vi consiglio di leggerlo e lasciarvi cullare da questa canzone...

2 commenti:

  1. Grazie mille per la recensione. :) Volevo precisare che per lo stile poco fluido sto già provvedendo, migliorandone vari punti così da far uscire una seconda edizione in autunno. Putroppo pubblicare in Self- Pubblishing comporta poche risorse nel revisionare il proprio romanzo, e non quelle che invece potrebbe offrire una Casa Editrice. Per la trama troppo negativa e buia, posso già ufficializzare che il romanzo in questione non è un libro auto conclusivo, per tanto il personaggio di Emma e tutti gli eventi a lei connessi subiranno un evoluzione in altri 4 libri. Grazie comunque alla blogger che pur non prediligendo questo genere, ha comunque avuto la sensibilità di dare un'occasione alla storia di Emma e alle varie tematiche inerenti al contesto. Grazie.
    Giulia Bacchetta.

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  2. Mi piace questo libro!Colgo l'occasione per lasciare anche un Buongiorno!

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